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Mar 07

Figli e dipendenze, cosa fare?

Sui media fanno ciclicamente scalpore le giovani vite interrotte dagli eccessi del fine settimana o le vicende delle ragazzine abusate mentre erano “poco lucide” e ciò che mi perplime di queste tristi vicende sono le solite parole che sento pronunciare ai genitori: “ma mio figlio è un bravo ragazzo…” questo come a voler difendere o giustificare la propria creatura.

Se riuscissimo ad essere maggiormente oggettivi e a mettere da parte per un attimo i giudizi e i pregiudizi, vedremmo un ragazzo che si trova in uno dei periodi più delicati della propria esistenza, ad affrontare (spesso da solo o al massimo con i suoi amici, che ne sanno quanto lui), la crescita, le novità, le relazioni, la vita… e questo significa: sbagliare!

Quando riusciamo a toglierci il paraocchi del giudizio, capiamo che nella vita si sbaglia, nella vita tutti sbagliamo e ciò che più importa non è non sbagliare mai, ma rendere utili gli sbagli. Possiamo provare a non commettere gli errori fatti in precedenza e soprattutto possiamo vedere gli sbagli come un’opportunità per crescere ed imparare. Quanto descritto sopra è uno dei primi temi che tratto sia con gli adolescenti che con i genitori dei figli che hanno un problema di dipendenza.

Spesso i genitori mi chiedono: “dottore vedo mio figlio che sta tutto il giorno dietro al computer o con il cellulare in mano, cosa devo fare?”, oppure “mio figlio è strano, sembra sempre stanco oppure è sempre scattoso e agitato, devo parlare con lui oppure lascio stare?” o ancora “mio figlio spende tutti i soldi che gli do (talvolta spariscono anche dal mio portafoglio), cosa posso fare?”.

Anche per il genitore più attento è difficile individuare da subito i comportamenti a rischio, perciò i consigli che più mi sento di condividere sono:

  1. non abbiate paura a parlare con i vostri figli di ciò che fanno;
  2. quando vedete che rispondono in maniera vaga o poco serena, rimanetegli vicino con dolcezza e non siate voi a fuggire;
  3. se avete dei dubbi, parlatene innanzi tutto con i vostri figli e se le cose non vi tornano, rivolgervi con tranquillità ad un esperto, che in modo chiaro ed esaustivo potrà indicarvi come meglio affrontare la situazione.

Robert Allegri

Tratto con passione, utilizzando metodologie innovative e scientificamente comprovate di problematiche quali: dipendenze "nuove" e vecchie, dei disturbi e delle problematiche sessuali, dei disturbi di tipo ansioso (ex. attacchi di panico – fobie), delle difficoltà relazionali e familiari, e della sfera depressiva.