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Feb 21

Burnout 4 strategie per affrontarlo

Il termine “Burnout” è un’espressione inglese che sta a significare letteralmente “bruciato” ed identifica lo stato psichico patologico di chi si sente esaurito, scoppiato, sopraffatto. Il burnout spesso è innescato da un surplus di lavoro (o di studio) che viene percepito come una situazione insostenibile! Questa sensazione / condizione di grandissimo stress va ad incidere negativamente sulla qualità del lavoro perché sostanzialmente riguarda il modo in cui si vive psicologicamente la situazione lavorativa.
Cosa si può fare per superare questo disagio? Di seguito vediamo 4 strategie per affrontare il burnout, senza escludere eventualmente la consulenza di uno psicologo.

  1. Gestite il tempo e le pause: si tende a venire assorbiti da quello che facciamo, dimenticandoci che “staccare la spina ogni tanto è utile a recuperare energie fisiche e mentali”. Per questo motivo è utilissimo fare più pause brevi (sono maggiormente efficaci rispetto ad un lungo break).
  2. Riconsiderare le proprie priorità: in un momento di stress intenso tutto sembra impellente e irrinunciabile. Non è così! Organizzatevi con una lista delle cose da fare identificando ciò che è davvero importante e urgente e mettendolo in cima alla lista delle priorità. Quello che non è importante ne urgente semplicemente non si fa.
  3. Cercate il supporto di colleghi e/o amici: lo stress ci fa sentire soli ed il senso di solitudine spesso si accompagna con emozioni negative. Parlare delle proprie condizioni di difficoltà con i propri colleghi o con chi ci stà vicino fuori dall’ambiente lavorativo ha da subito una funzione di “sfogo” e può servire ad avere punti di vista diversi.
  4. Rilassatevi con ciò che vi piace: fuori dall’ambiente lavorativo ricordatevi che c’è un mondo! Ritagliatevi del tempo per fare ciò che vi piace e vi da la carica.

Robert Allegri

Tratto con passione, utilizzando metodologie innovative e scientificamente comprovate di problematiche quali: dipendenze "nuove" e vecchie, dei disturbi e delle problematiche sessuali, dei disturbi di tipo ansioso (ex. attacchi di panico – fobie), delle difficoltà relazionali e familiari, e della sfera depressiva.