“Ci sono tre lati nelle storie…il mio, il tuo e la verità.”
Quante volte ci siamo sentiti dire durante un conflitto o un litigio di coppia che non capivamo quello che ci veniva detto? E voi come vi siete sentiti? Probabilmente non capiti, non amati, non ascoltati, non vicini all’altra persona!
Ma se ripensate dopo un po’ di tempo a quella discussione, che cosa potete vedere che succede agli stessi pensieri, sensazioni ed emozioni? Probabilmente osserverete che alcuni di questi aumentano ed altri diminuiscono in intensità e frequenza… e che cosa succede se vi mettete nei panni dell’altra persona?
Già, perché quando nel nostro studio analizziamo insieme ai nostri clienti (in coppia) le stesse situazioni e proviamo a chiedergli come si sono sentiti entrambi, una delle più grandi sorprese è che l’uno ha provato gli stessi sentimenti ed emozioni dell’altro: non si sono sentiti ascoltati, non si sono sentiti capiti, non si sono sentiti rispettati o non hanno sentito rispettare le loro emozioni e i loro valori!
Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: perché litighiamo se ci fa soffrire così tanto? E tra l’altro, perché litighiamo degli stessi argomenti? La risposta più comune è: che siamo arrabbiati…ma con chi????
“Trattenere la rabbia e il rancore è come tenere in mano un carbone ardente con l’intento di gettarlo a qualcun altro: sei tu quello che viene bruciato.” Buddha
E qui casca l’asino! Per cercare di non sentire il dolore della bruciatura, ci bruciamo ancora di più.
Quando proviamo rabbia nei confronti di qualcuno, i primi che feriamo nella maggior parte dei casi siamo noi. Infatti molte delle ipotesi psicologiche che vengono suggerite dagli esperti dicono che ciò che ci fa maggiormente arrabbiare in un altro è proprio uno dei “limiti” che sentiamo di avere e che difficilmente riusciamo a superare.
Quindi l’altra persona ci farebbe semplicemente da “specchio”. Ma è uno specchio che non ci piace… e purtroppo a volte questo è l’inizio o l’arrivo di quelli che alcuni chiamano i “4 cavalieri dell’apocalisse di una coppia”: critiche, mancanza di rispetto, stare sulla difensiva, evitare il confronto.
Per cui che cosa fare?? Non litigare??
Assolutamente no, non sembra proprio essere questa una soluzione, piuttosto sembra essere molto più efficace “imparare a litigare” in modo che si possa imparare dalla situazione di crisi e continuare a crescere insieme nella coppia con il sostegno ed il supporto dell’altro.
Alcuni suggerimenti utili per essere presi maggiormente in considerazione dal partner e per “praticare” un modo nuovo e migliore di litigare insieme sono:
- Non criticare genericamente l’altra persona (“sei sempre stato/a così…” , “non cambi e non cambierai..”) ma cercare di esprimere la propria critica su un comportamento specifico che ci infastidisce.
- Ricordarsi di considerare le abilità e le risorse della persona che abbiamo davanti, comunque sia è la persona che ha scelto noi per stare in una relazione e che abbiamo scelto anche noi.
- Esprimere il più chiaramente possibile le proprie emozioni (“se mi arrabbio così tanto è perché mi sento…” ) possibilmente lasciando lo spazio di dire all’altro lo stesso (“e tu come ti senti?”)
- Discutere non significa parlare delle cose nel momento preciso in cui ci sentiamo così tanto arrabbiati…una strategia molto efficace infatti potrebbe essere lasciare passare qualche minuto (non troppo tempo però) nel quale “contare fino a 10” come suggerisce la saggezza popolare, per poi parlare con maggior consapevolezza e calma.
Queste sono solo alcune delle cose che possiamo imparare in un percorso di coppia… e ricordiamoci, che si può imparare a litigare…perché si può imparare ad amare.
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